scan tool EOBD

Se la spia motore resta accesa, l’auto non passa la revisione

Tutti sanno che, una volta che l’auto è uscita dalla revisione, nessuna spia dovrebbe essere accesa, come previsto dai regolamenti e dalle prescrizioni dei Costruttori. Se tuttavia l’auto è particolarmente vecchia e poco efficiente, di fronte ad una spia motore MIL rimasta accesa, più di qualcuno si è mostrato disposto a fare delle “eccezioni”.

Questo non sarà più possibile, perché con i controlli tramite OBD la lettura degli errori memorizzati diventa vincolante nella valutazione dell’efficienza del veicolo.

La circolare spiega infatti che se un’auto si presenta alla revisione con la spia MIL accesa, dovranno obbligatoriamente essere rilevati gli errori memorizzati in centralina e, di conseguenza, l’auto non potrà superare la revisione.

L’obbligo di controllo tramite scantool OBD e lettura degli errori memorizzati scatta per tutti i veicoli M1, M2, N1 <3,5t immatricolati dal 1° settembre 2009 (Euro 5-6). In questo caso non si tratterà però di una procedura automatizzata, perché dovrà essere comunque l’ispettore a valutare l’esito.

L’ispettore, nel caso di spia MIL accesa, è tenuto a “collegare lo Scantool alla presa OBD e avviare il motore al minimo regime giri e verificare accensione spia MIL”, come si evince dalla circolare. Per le auto elettriche e ibride immatricolate dal 2021 in poi l’operazione è invece già automatizzata.

Cosa succede se non si procederà come previsto, cioè con l’utilizzo dello scantool e la lettura degli errori? La circolare precisa che “saranno monitorate le cause che non consentiranno all’ispettore di revisione di eseguire la prova con l’attrezzatura OBD, ovvero quando la presa OBD non sia disponibile o accessibile o quando non si instauri la comunicazione con lo strumento. Nei casi descritti, l’Ispettore sarà tenuto ad effettuare il controllo visivo previsto per la Spia MIL

Controllo dei chilometri percorsi tramite OBD

Il nuovo regolamento sulle revisioni impone una stretta anche sulla verifica dei chilometri percorsi dal veicolo. La verifica tramite OBD consentirà infatti di rilevare eventuali difformità tra i numeri dei chilometri memorizzati sulla centralina e quelli dichiarati o rilevati dall’ispettore.

Questo per smascherare eventuali manomissioni dei contachilometri e conseguenti “ringiovanimenti” delle auto. Va tuttavia precisato che, almeno per il momento, eventuali discrepanze rilevate non comporteranno la bocciatura alla revisione.

La Circolare precisa, inoltre, che “i software di gestione dello Scantool non dovranno mostrare a video il dato acquisito del numero di chilometri e del VIN, ma segnalare solo l’eventuale discrepanza. I dati registrati saranno utilizzati, in questa fase, solo per indagine statistica da parte dell’Amministrazione”.

La discrepanza dovrebbe comunque essere annotata dal tecnico nella relazione e in futuro è probabile che tale difformità porti al mancato superamento della revisione.

I controlli con OBD verranno estesi a tutti i dispositivi?

Le nuove regole pongono l’attenzione esclusivamente sulla spia motore MIL, mettendo “nero su bianco” che se rimane accesa la revisione non è superata. Questo in realtà vale anche per le spie dei dispositivi di sicurezza come ABS e Airbag, che se accese al momento della verifica implicano la bocciatura del veicolo.

Al momento però i vincoli posti dal controllo tramite la porta OBD riguardano solamente la spia MIL e non le altre spie, per le quali resta formalmente necessario solo il controllo visivo e la segnalazione della spia accesa.

In futuro è probabile che l’oggettività del controllo OBD venga estesa a tutti i dispositivi di sicurezza, ma per ora si è deciso di circoscriverla alla spia motore MIL.

Un discorso a parte è la manomissione dei sistemi di post-trattamento dei gas di scarico, una cattiva pratica che consente di eludere l’accensione della spia MIL e quindi evitare il controllo obbligatorio attraverso la porta OBD. IN questo caso, tuttavia, ci troviamo in un contesto di illegalità in grado di by-passare anche le nuove regole e su cui non è ancora possibile attuare controlli adeguati.

 

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