Le origini della carrozzeria Paolazzi risalgono al 1964, quando Giovanni Paolazzi e la moglie Lucia Bonichini avviano l’attività di verniciatura in un piccolo capannone di 150 metri quadri, situato in via Brennero 32, nell’area dove ora sorge lo stabile del negozio di calzature Pittarello, già ex concessionario Fiat Rangoni.
In mezzo a colori alla nitro e un compressone che faceva un rumore infernale, i due coniugi, affiancati da due dipendenti e il figlio Giorgio, intrapresero il mestiere non senza difficoltà, armati solo di crick (i ponti elevatori per le auto non c’erano ancora) e di una sola pistola per verniciare.
Negli anni ’50 e ’60 Trento è una provincia povera, agricola e molti contadini aspirano al lavoro nell’industria (sono anche gli anni della SLOI), la grande forza di volontà e lo spirito di sacrificio li fece andare avanti, nonostante l’alluvione in città del 1966, in seguito alla quale tutta la carrozzeria venne allagata e si dovette ricomprare tutta l’attrezzatura.
Giovanni era molto ambizioso al punto di trasferirsi in un capannone più grande (300 mq) sempre in via Brennero ma più a Nord, al numero 165, dove ora c’è la rotonda del Bren Center. La zona era ancora desolata, l’edilizia non aveva ancora compiuto quell’opera di insediamento che caratterizzerà gli anni '70 e non c’erano ancora i centri commerciali, ma solo qualche magazzino e deposito circondati da campagna più o meno coltivata. Esisteva già la Marangoni Pneumatici e anche il deposito della Liquigas, oltre al Minghetti e il distributore BP (poi Agip), ma per il resto si era ancora alla periferia della città.
In carrozzeria lavoravano sempre 4 persone (Giovanni, il figlio Giorgio e due dipendenti) ma allora si avvalsero già di nuove attrezzature, all’avanguardia per il tempo. Il crick venne sostituito dal primo ponte elevatore e quel compressore tanto chiassoso non assordava più, era stato rimpiazzato da uno nuovo molto più silenzioso.
Nel 1971 la carrozzeria di Giovanni, ormai vecchio, chiuse i battenti e il giovane Giorgio, non ancora esperto in affari e contabilità, non era in grado di proseguire l’attività avviata. Giorgio però non rinunciò al mestiere che gli aveva insegnato il padre e decise di andare a lavorare presso un’altra carrozzeria. Lavorò per 5 anni come dipendente, questa esperienza lo aiuterà a crescere e gli formò il carattere.
Finalmente nel 1976 Giorgio riuscì, nonostante le difficoltà, ad aprire una carrozzeria tutta sua. Trovò un locale in via Lavisotto e ci mise dentro un banco, un forno e uno dei primi tintometri, iniziò il soccorso stradale con un carrello idraulico attaccato alla sua macchina con il quale andava a rimorchiare le vetture in panne dei clienti.
La piccola carrozzeria era diventata tutto il suo mondo.
All’inizio, oltre a Giorgio, lavoravano anche 3 dipendenti che poi, col passare degli anni divennero 6, il lavoro aumentava e lo spazio a disposizione era sempre più piccolo: era necessario trovare un capannone più grande. Nel 1989 Giorgio trasferì l’attività in via al Desert e a partire da quel momento la carrozzeria Paolazzi era conosciuta in tutta la città.
Il carro-attrezzi (un Iveco 35/10) sostituì il vecchio carrello idraulico, vennero acquistate nuove attrezzature, nuove tecnologie, nuovi tintometri. Le preoccupazioni erano sempre tante, ma Giorgio oltre ai suoi 3 dipendenti era affiancato dalla moglie Rosanna, dalla figlia Isabella e dal figlio Massimo. Quest’ultimo, anche se molto giovane, gli ricordava lui quando da piccolo giocava nella carrozzeria del padre con colori e cacciaviti, anche lui con la stessa passione: buon sangue non mente!
Dal 1997 la carrozzeria Paolazzi diventa Centro Servizi Paolazzi con l’allargamento ad officina, gommista e centro revisioni.
Giorgio ha visto nascere e crescere quel mestiere che ha dato da mangiare a lui e alla sua famiglia, che gli ha dato preoccupazioni ma anche tante soddisfazioni. Una di queste è stata veder proseguire l’attività, con successo, dal figlio.
Nel 2004 c’è il passaggio di testimone, un passaggio generazionale che fonda le sue radici più di 40 anni fa, una tradizione tramandata di padre in figlio: le tecnologie cambiano, le attrezzature si modernizzano, ma la passione no, quella resta.
INDIPENDENZA, ESPERIENZA ED ENTUSIASMO: IL NOSTRO STILE
Esperienza, entusiasmo, professionalità, serietà, responsabilità, correttezza, un modo speciale di vivere il lavoro senza lasciare niente al caso.
Una capacità rara di capire e calarsi nei panni dei nostri clienti, di proteggere e marcare le nostre linee di condotta nell’atteggiamento verso il mercato, il settore assicurativo, il mondo del lavoro, l’ambiente. Tutto questo ci distingue e rappresenta il nostro stile.
I layout dell’area di lavoro è studiato non solo allo scopo di ottimizzare il processo produttivo ma anche al fine di migliorare la qualità del lavoro. Piani aspiranti, sistemi di aspirazione centralizzata, prodotti e metodi moderni ma soprattutto il controllo ed un grande rispetto della persona consentono di lavorare in un ambiente più salubre e sicuro.
Lo stesso rispetto verso la salute degli addetti è rivolto anche all’ ambiente cercando sempre di più di utilizzare prodotti ecologici e vernici all’acqua, ottimizzando i consumi, riciclando i solventi, recuperando e smaltendo le polveri e le rimanenze di vernice.
Il personale addetto alle riparazioni si forma in gran parte all’interno dell’azienda ed in parte segue a rotazione dei corsi di perfezionamento ed aggiornamento. Le varie operazioni si svolgono seguendo una filosofia di operare che va oltre la scuola e le procedure scritte di riparazione, l’auto incidentata deve tornare ad Essere ed Apparire.
Essere perfetta come prima o meglio, cioè precisa nelle misure e dimensioni, robusta e sicura per svolgere appieno il suo lavoro e proteggere i suoi occupanti, protetta e garantita perché una buona riparazione non deve destare preoccupazioni, noi la facciamo bene e la garantiamo contro il tempo e la corrosione.
Apparire come prima, il colore impeccabile nel tono, nella tinta, nella grana del metallizzato, nella lucentezza della superficie; originale all’interno anche per l’occhio più malizioso, grazie all’applicazione impeccabile dei sigillanti, dei protettivi stilizzati della cere antiruggine dei fondi colorati, i nostri lamieristi raddrizzano le lamiere a fondo affinché i verniciatori usino poco stucco il che rende il risultato ineccepibile nel tempo.
Tutto questo ve lo garantiamo perché l’esperienza ci ha insegnato a consegnare l’auto impeccabile con la tranquillità di chi sa che sia la vettura che noi rimarremo così nel tempo sperando di continuare a dare un buon servizio a voi, ai vostri figli, ai vostri nipoti!
